La rivoluzione del febbraio 1848, con le sue riforme, le sue speranze, muore dopo appena un anno di vita, soffocata dal riflusso conservatore delle masse contadine. Il divario tra Parigi e i piccoli centri, che soltanto ventidue anni più tardi segnerà la fine della Comune e della “democrazia diretta”, si andava facendo insormontabile.